L ‘OCCHIO -la meraviglia di non meravigliarsi mai di niente-


...ognuno vede ciò che conosce...

Due occhi fanno quello che possono, e non è poco. E’ scritto almeno su cento trattati: “..ognuno vede solo ciò che conosce..” Se una immagine non è nota, è impossibile comprenderla.  Proprio come il pensiero: se non conosci, non  pensi. Lo stile è il vestito dei pensieri. O si è arte, o la si indossa. Le due cose insieme,  sono cose da stilisti.

Fede e speranza sono attitudini umane, che consentono di rendere credibile ciò che non è visibile.  La razionalità è la pretesa umana di organizzare i propri pensieri. L’essere irrazionali, a volte, può apparire razionale. Ma ciò che appare, quasi sempre, non è. Per questo motivo, apparendo razionale, torno ai due occhi.

Se le cose davanti ai nostri occhi sono molto piccole, non si percepiscono, ma ci sono. Lo stesso vale per quelle grandi, molto più grandi. Noi camminiamo sulla terra, ma che calpestiamo la nostra città lo vediamo solo dall’alto, magari con l’ausilio di “google”. Pertanto, i nostri occhi, leggono soltanto alcuni formati.

Dal momento in cui gli umani impararono a riconoscere il visibile, avvertirono anche la necessità di rappresentarlo. Le antiche pitture rupestri ci suggeriscono questa ipotesi.

Le parole generano immagini nella nostra mente, le immagini pensieri….meno parole meno pensieri. La memoria (le memorie) ci aiuta a leggere il passato. L ‘immaginazione ci permette di proiettarci nel futuro: di fatto il presente esiste solo per definizione. L’ ho appena scritto, ed è già futuro. Per vivere un solo nano-secondo nel presente, dovremmo riuscire a fermare il tempo.

In quale direzione scorre il tempo? Domanda mal formulata perché do per scontato che il tempo possa scorrere. E se invece “collassasse” continuamente ? Oppure, se avesse altre dimensioni, e quella che noi percepiamo è soltanto un’apparenza delle altre? Per fare una domanda “giusta” bisogna conoscere la risposta esatta, altrimenti è impossibile formulare qualsiasi tipo di domanda. La riflessione umana  si concretizza nel porre continuamente delle domande, per poi formulare le conseguenti risposte. Ma non conoscendo le risposte, è improbabile formulare domande razionali a noi stessi.

Ecco la dimostrazione razionale di come il pensiero umano sia, per sua stessa natura,  irrazionale. 

La ragione umana si basa solo ed esclusivamente su premesse pre-codificate ed affermazioni. Senza premesse ed affermazioni, non può esistere la ragione. Paradossi, antinomie, sillogismi, sostengono questo ed il suo esatto contrario. Se io affermassi: “gli uomini sono tutti bugiardi”.  Direi il vero o falso?

Nel primo caso, visto che anch’io sono un uomo, sarei anche bugiardo e se la mia affermazione fosse vera, avrei detto comunque il falso. Nel secondo, essendo uomo+bugiardo, avrei detto il vero; la mia verità anche se falsa.

Se qualcuno non riesce a contraddirti,  potrà darti solo ragione. Ecco perché su questa terra si ha ragione solo se te la concedono gli altri. La ragione “fine a sè stessa” non può essere considerata. Non ha alcun valore. Dimostrazione quasi plausibile che “il libero arbitrio” dall’uomo non può essere esercitato. Per questa e per tutte le ragioni che ho già enunciato.

Prossimo appuntamento: L’occhio della mente.